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Voglio che mi guardi ...




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Voglio che mi guardi

sono davanti a te non ti muovere...

non parlare........

guardami soltanto

sono qui per té

mi muovo per té

mi accarezzo..... per te

e

voglio che mi guardi

voglio capiro cosa provoco

in te dal tuo sguardo

voglio vedere il desiderio

voglio vederti implorare con gli occhi ..... guardami

mi sto avvicinanto a te

guardami.......

ora i nostri corpi si toccano!

guardami

é le mie mani ti accarezzano

ora puoi avermi

toccami......... baciami...........

fammi.....

TUA.

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Mi piace scrivere le mie storie



Mi piace scrivere le mie storie, perché mi eccito a farlo. Ecco come faccio. Prima di tutto mi spoglio quasi completamente e mi metto a letto, con un paio di candele profumate che spandono intorno un aroma che mi rilassi. La sola luce è proprio quella di queste due fiammelle tremolanti. Poi mi comincio ad accarezzare, stimolando ricordi e sensazioni che affiorano alla testa e come un flash rivedo e trasformo in continue variazioni sul tema. Penso a quella volta con X poi alla volta con Y e Z, finché decido che tutto ciò che ho vissuto in quei momenti, potrei portarlo sulla carta.

Allora mi siedo alla scrivania, accendo un abat-jour e prendo un paio di fogli di carta bianca quadrettata, e la mia penna.

Questa penna è un po’ particolare. Mi fu regalata da un amico alcuni anni fa, e venne acquistata in un sexy shop. La forma è ovviamente fallica, nera lucida, comoda e leggera da impugnare. Anatomica quel tanto che basti per suscitare impressioni piacevoli quando penso alla frase da scrivere e la tengo in bocca. Più esplicitamente invece di dire che si tratta di una penna forma di fallo, direi che è proprio un organo sessuale maschile plastico scrivente. E mentre penso gioco con la bocca e con le labbra succhio un po’ come tutti fanno con la penna o la matita normali. Ogni svolazzo è un film già visto, un punto focale sul quale il mio sguardo poggia, un grande grissino da succhiare e mordere e poi riporre nel portapenne. Questo supporto ha invece la forma del sesso femminile, una di quelle vulve di silicone che aiutano alcuni ragazzi timidi a far pratica. Quando non scrivo, la penna è lì ferma, morta, non si muove, non penetra in movimenti lenti nel suo calamaio, non da piacere alla sua base di finta carne, freddo simulacro della fonte di gioia maschile.

Ma prende vita, la penna, quando voglio, e la impugno e la strofino sul viso, ed intorno al collo. Si, inizio ad eccitarmi man mano vada avanti con la storia, al punto di sentire una specie di calore in basso ed in viso, come se il sangue mi stesse pulsando e martellando vene e muscoli. Allora mi tiro giù le mutandine fin sopra le ginocchia ed allargo le gambe per non farle scivolare via tendendo il loro elastico. Con la sinistra mi carezzo tra le cosce cercando di allentare la tensione, mentre con il retro della penna (quella più anatomica) in bocca, muovo la lingua e sento la penna sul palato e più giù. E scrivo, come sto facendo adesso, delicatamente, come per non far male alla carta, senza spingere, e prima di scrivere una frase molto rievocativa ed erotica, rimetto la penna in bocca, la bagno di saliva e la porto in mezzo alle gambe, dove teneramente, come se fosse un cucciolo, inizio ad introdurla nella mia calda ed umida fessura. Ed il mio cervello come una macchinetta pensante, assorbe dall’aria nuove frasi, e le elabora, e quando le trasforma in una frase compiuta, estraggo la penna e scrivo. Al punto, riporto verso il basso questo utile aggeggio ed infilo di nuovo, e così via con nuovi impulsi e nuove frasi.

Spesso, ad un punto importante, indugio e muovo con maggiore forza, spingendo più a fondo con un ritmo di nenia e le mie dita sfiorano la calda entrata ormai molto bagnata dal mio troppo fantasticare. Alterno di volta in volta con la mia bocca al fine di sentirmi completamente coinvolta: il mio alto ed il mio basso, insieme, collegati da un gesto come ponte tra il pensiero e l’azione.

Sarà perché non riesco a rimanere senza stimoli, ma lo scrivere troppo a lungo può essere come dimenticare quella mia parte che palpita e si scalda irrorata di sangue per pensieri riflessi, mi fermo a cibare quella insaziabile vorace seconda bocca, ben dotata anche lei di labbra. E continuo frenetica ad introdurre e spingere con ritmi sempre maggiori, ascoltando il battito del mio cuore e quel rumore simile ad uno sciabordìo della mia carne e pelle bagnata. E sottolineo i miei pensieri con ritmi diversi e dondolanti tra il ricordo e la fantasia. Fino al termine del raccontino, quando metto un punto liberatorio subito dopo il primo o secondo orgasmo dal quale fuoriesco come svegliandomi da un sogno erotico.


Infine tiro su la testa e riapro gli occhi, e rimetto la penna a posto, reinfilandola nel suo supporto di forma femminile. Stranamente sembra che entri con facilità, come se fosse lubrificato, e percepisco un sussulto da esso.
Potenza della suggestione?


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Frotteurismo ...



Frotteurismo

Uomini che scelgono luoghi affollati per potersi strofinare sul corpo delle donne senza essere “apparentemente” scoperti. Per quanto la cosa possa sembrare strana e bizzarra non è così inusuale e soprattutto è da considerare una vera e propria perversione sessuale, perché fatta verso persone non consenzienti. Stiamo parlando del frotteurismo.

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Una storia

Charles un uomo di 45 anni viene inviato per una consulenza psichiatrica in seguito al secondo arresto per essersi strofinato contro una donna in metropolitana. Solitamente quando decide di recarsi in metropolitana lo fa con l’intenzione di strofinarsi contro qualche donna. Si avvolge il pene in un pezzo di plastica per non macchiarsi i pantaloni dopo l’eiaculazione, e una volta che il treno è partito individua la sua”vittima” ed entra in azione: incomincia a spingere il pene contro il corpo della donna immaginando di avere un rapporto sessuale.

Che cos'è il frotteurismo?
Questo è uno dei casi tipici di quella perversione che la psicologia chiama frotteurismo: toccare e sfregarsi in modo ricorrente contro persone non consenzienti per raggiungere eccitamento e gratificazione sessuale.

Si tratta di un disturbo tipicamente maschile con caratteristiche ben definite; solitamente l’uomo individua un luogo affollato nel quale sia possibile un’ampia scelta di donne (mezzi di trasporto pubblico, centri commerciali, stadi).
A questo punto inizia lo strofinamento che non sempre viene immediatamente notato dalla vittima proprio a causa della calca e per di più la maggior parte delle volte, le donne non protestano perché non sono proprio sicure di ciò che sta accadendo.

Il soggetto strofina i genitali contro le cosce o le natiche della vittima oppure tocca i suoi genitali o i seni facendo attenzione a non essere scoperto dalla donna  in quanto consapevole delle possibili conseguenze giudiziarie. Durante l’atto l’uomo immagina di avere una relazione amorosa con la vittima o fantastica su altre situazioni sessuali.


La diagnosi
Secondo il Dsm IV , il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali, il frotteurismo viene considerato una parafilia o perversione, anche se non è una delle più gravi perché di solito l’uomo non ha intenzioni di violenza nei confronti della donna.
Solitamente questo disturbo ha il suo esordio in adolescenza e raggiunge il culmine verso i 15-25 anni, dopo di che vi è un declino della frequenza di manifestazioni associate a questo evento.

Per considerare questo atteggiamento una vera e propria perversione è necessario che:
  • gli episodi siano ricorrenti nell’arco di 6 mesi, con fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente
  • Le fantasie, gli impulsi sessuali o i comportamenti causino un disagio significativo e compromettano in un certo qual senso la vita sociale, lavorativa e personale
  • Non ci siano intenzioni esibizionistiche

Cura
Il frotteurismo va curato perché potrebbe portare anche a denunce e arresti. Solitamente chi soffre di questo disturbo dovrebbe recarsi da uno psichiatra o da un sessuologo che utilizzano la psicoterapia per individuare, lavorare e correggere le varie fantasie sessuali. In alcuni casi è indispensabile anche un supporto farmacologico soprattutto nei primi tempi, per sedare gli impulsi e permettere lo svolgersi di una corretta psicoterapia.
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CLIkkk raconto erotico ...



La sua mano faceva roteare l'obbiettivo..... dolcamente,come se volesse far fuocco nella mia anima e il suo dito poi pigiava quel bottoncino minusculo e si sentiva un rumore dolce scattare un fermo immagine...catturava i miei respiri la sua macchina fotografia.Immortalava i miei batti accellerati.
Intrappolava nelle sue pellicole in bianco e nero le sfumature del miei sorrisi.
Imprigionava la mia anima.
Poi mi aggiustava i capelli che mi erano sul viso e li portava dietro l'orecchio e mi dicive: Stai ferma,guardami......... sorridi al tue ladro......
E scattava ancora ancora
CLIK CLIK....... CLIK CLIK.............
Quel giorno non se cosa avessimo di cosi diverso dalle altre volte,ma lui mi guardava con occhi languidi,sarà stata la scollatre un po' più larga,saranno stati i capelli più gonfi,più selvaggi,ma lui avava uno sguardo diverso,penetrante,stimolante....
Mi face un paio di scatti  frettolisi,disinterressati poi mi tire' in camera oscura:  Vieni,voglio farti vedere una cosa..........""""
la sua camera oscura era une stanzino davvero piccolo,con un tavolo lungo e stretto attacato alla parete con su tutti gli attrezzi per lo sviluppo e la stampa.Alcune foto erano appese asciutte,messe li ad asciugare non so da quanto tempo,ma quei visi sembravano spettatori incalliti,del guardoni che non vedono l'ora di vedere le porcate più golose.
Non so perché,ma lui quel giorno mi piaceve di più.
Acesse la luce rossa,quella luce che ricordava il colore dil sangue la passione che pulsa nelle vene,e chiuse la porta i miei occhi caddero sulle mani che si muovevano su quel piano di lavoro
Seguivo ogni singolo gesto........Le mani rosse,la luce rifletteva sui liquidi per lo sviluppo
Io zitta,li al suo fianco,i suoi occhi immobili e statici su quell' immagine che piano piano appariva sulla carta satinata.
Il profilo di una donna nuda é apparse lentamente
La schiena ricoperta da capelli ondulati che le accarezzavano il corpo come una cascada di liane
Inginogghiata su un pavimento di coto invecchiato,i glutei appoggiati sulle caviglie,una mano appoggiata sul seno,nascotoa da dita delicate,prottetive come un nido d'api che fanno guardia al miele
lo sguardo perso nella luce che le illuminava il viso,chissà coa stave guardando.Chissà a cosa pensava........ chissà chi era.........
""" ti piace"??
Annuisco,ma sono gelosa.Guarda quella foto come se stesse leggendo una storia,una storia che conosce molto bene,una storia che mi gli piace,dai contenuti succulenti
"" Sei gelosa??""
"Ma come ti salta in mente? gelosa! é di chi? e per cosa soprattutto?
Lui ride
" lo leggo nei tuoi occhi,sono ruiscito a catturare la tua gelosia,ti farei una foto in questo momento....
Sono permalosa io,mi arrabio,nego l'evidenze.
SI
SI
Sono gelosa é vero no lo ero mai stata,ma ora che ho visto suoi occhi illuminarsi alla vista di quella donna si sono gelosa.
Vorrei quell scargo per me tutto per me sono egoista io
Poi a un tratto non si ride di più.
Quella foto era é appesa fra le altre é diventata una spetatatrice anche lei
Lui mi guarda,ma non vedo il colore dei suoi occhi vedo solo due pale di fuoco che mi stanno incendiando
Lo capisce
Si avvicina e mi accarezza una guancia e poi lascia scivolare piano il suo polliceconcludendo con un leggero pizzicotto....
Gli sorrido,ma quel sorrisoviene coperto da un bacio inaspettato
Sento la sue labbra adagiarsi sulle piano.....
Sono un po' umide le strofina dolcamente contro le mie e poi schiocca un bacio soft come se stesse baciando i petali di un un fiore
La sua lingua calda mia mi lascio andare a questo bacio lento, a questa lingau che si cercano a questa poesia che sembra non finire
Il nostro respiro forte divente invadente
La sue mani iniziano a espionare il mio corpo
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Primo il collo, poi i capelli? lascia scivolare le dita sul miei capelli le sue dita le sento invadermi.
le infila sotto la maglia,e tocca la mia pelle,mi piace il modo in cui mi cerca, mi piace lui
sono già tutta bagnata lui é eccitante i suoi modi sono eccitanti......
la sua lingua mi eccita é' una comunione dei sensi,lo sento
Gli accarezzo il sedere,glielo palpo il suo corpo mi avvolge stretta e sento il suo pene duro appoggiarsi sulla mia pianca
Lo devo toccare
Lascio scrivolare la mia mano sui suoi jeans e glielo tocco......
E' grosso é duro
Continuo a baciarlo con verocità immaginando il suo pene nella mia bocca e gli succhio la lingua come se stessi succhiando il suo pene duro é grosse
Con uno scatto violento butta giù del suo tavolo di lavoro la sua attrezza
tura e mi alza con forza dal pavimento e mi abatte li sopra,come se fossi un pacco,un pacco piano di sorprese de scartare con frenesia
.............
Mi sposta la gonna la tire un po' su e  poi allarga le mie cosse e la sua mano si infila fra le mie cosce?Sono tutta bagnata.......
le sue dita spostano gli slip ormai fradici e inizia a stusciarle sulle mie labbra gonfie.
Srivolano su quella superficie di piacere me ne infila uno dentro e inizia a spingerlo e con ul altro mi stuzzica la clitoride
Non capisco più niente la sua lingua scorre sul mio collo e poi cade sul mio seno....... sposta la maglia e mi ciuccia un capezzolo
il messagio arriva diretto al cervello.......... ho voglio di scopare lo voglio sentire dentro...possedermi totalmente
voglio che mi faccia sua
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Invece lui continua a succhiare il mio capzzolo e a masturbarmi......
infila le sue dita nel mio piacere e le muove prima velocemente poi é lento........... segue i miei respiri.E diventano per me come un coltello nella piaga.....
Un dolce dolore di piacere.
Ma il piacere divente ancora più penetrante quando ruba la sua lingua al mio seno e la regala al mio clitoride,mi succhia le labbra,mi sento bollire!!!
Mi sento mancare.
A ogni succhio esce un fremito dalla mia bocca.ogni succhio un brivido che sale al cervello e torna giù
Quelle lingua maledetta mi fa morire..........
Quella lingua la voglio dentro
" ti voglio dentro........ ti voglio dentro...........
Ma lui sembra sordo
continua a leccarmi la..................
" sto per venire........ mmmm ti prego...scopami!!
Allora sfila la sua asta dal pantaloni che gli cadano sulle gambe e le me infila dentro......... di colpo.
inizia a spingere,lo sento tutto dentro,grosso,e prepotante.......
Scivola fra le mie pareti,scivola dentro di me mi riempa.le sue mani ora stringere forte forte.........
i miei seni e poi le lascia andare sulla mia shiena oramai nuda,sudata.
I nostri corpi si muovono in sincronia spingendo il piacere dentro,sempre più in fondo
" fammelo sentire tutto dentro"
E le sue braccia si infilano sotto ai miei glutei e mi tirano su.
E continua a scoparmi in piedi
Mi porta su e giù
Mi aggrappo al suo collo anaimante
mmmm.....
Sento i colpi entrare dentro di me
Ora lo sento tutto lo sento entrare dentro de me dritto dritto........... dritto e duro duro!!!
"mmmmmmm si......... cosi....... mi fai impazirre""""
Continua a penetrarmi,non so dove trovi la forza,so solo che sto per venire
So solo che il rosso di questa stanza pulsa di piacere come il sangue nelle nostra vene.....
Non si sente nemmeno più .....
Non lo sento più
I.......
Nostri respiri accellerati
sono l'unica musica in questo appatamento in piano
di piacere.

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